Bloccare la TAV significa perdere cantieri e posti di lavoro. Anche per questo, abbiamo deciso di stare dalla parte degli imprenditori piemontesi, lombardi e liguri che dicono sì alla Torino-Lione. Stiamo con chi difende lo sviluppo e le infrastrutture, perché il nostro Paese ne ha bisogno, e con chi sostiene grandi opere come la Pedemontana o il Terzo Valico. Su questo terreno siamo con Salvini, a patto che vada fino in fondo. Perché l’economia del Paese è un bene di tutti e, se Di Maio e soci non lo capiscono, vorrà dire che è arrivato il momento di chiudere una infelice esperienza di governo.