Non possiamo pensare che le opere calino sulla testa degli enti territoriali su cui ricadono, senza una condivisione preventiva. Anche perché spesso a frenare le opere sono da un lato le burocrazie, dall’altro le grane giudiziarie, i ricorsi infiniti.
Ma su questo il governo e la Conferenza Stato-Regioni hanno lavorato molto per favorire la massima partecipazione.
C’è in tutti – governo, Regioni, Province, Comuni – la massima consapevolezza dell’importanza della fase che stiamo attraversando. E lo stato di avanzamento sarà monitorato dal centro – con tavoli verticali presso i singoli ministeri, con la partecipazione di tutti gli attori coinvolti – e dalla periferia, con analoghi tavoli regionali e comunali cui parteciperanno tutti gli stakeholders, associazioni di categoria, sindacati, enti e istituzioni locali.
Il governo ha posto le basi, con il decreto governance e semplificazioni, per accelerare i tempi, ridurre al minimo indispensabile le procedure, prevedendo anche tutti quei meccanismi necessari, in casi di stop o di lentezze eccessive, per attivare i poteri sostitutivi.