Stipendi più bassi rispetto a quelli degli uomini, difficoltà di conciliare lavoro e famiglia, mancanza di un vero welfare familiare, differenti livelli di occupazione e di impiego delle donne nei ruoli apicali, disuguaglianze perfino nella pensione.
Altro che parità tra i sessi, il tasso di occupazione femminile in Italia è fermo al 49,5%, uno dei più bassi d’Europa.
Servono interventi concreti, immediati, che risolvano queste ingiustizie. Nei mesi scorsi ho presentato una proposta di legge per il sostegno della partecipazione delle donne al mercato del lavoro e per la conciliazione delle esigenze di vita e di lavoro.
Acceleriamo l’iter parlamentare di questa norma, portiamo in Aula il testo del provvedimento e proviamo ad approvare, magari con la partecipazione attiva di tutte le forze politiche, una legge che aiuti davvero le donne.