La Gelmini alla Bèrghem fest: «Monella, battaglia leghista. Ma l’alleanza è necessaria»

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E sul cambio al vertice della segreteria provinciale: il nuovo coordinatore in autunno.

Di Fabio Spaterna – Da Il Corriere della Sera – Bergamo

«Il rapporto con la Lega? Dialettico. Non si può prescindere da un’alleanza storica, che ha sempre dato i suoi frutti». Poco prima di salire sul palco della Bèrghem Fest di Alzano Lombardo per un dibattito con il deputato lumbard Giancarlo Giorgetti, la coordinatrice regionale di Forza Italia, Mariastella Gelmini, rilancia l’asse tra azzurri e Carroccio: «Ci sono le condizioni per farlo, allargandoci all’intero centrodestra». E per dare sostanza alle intenzioni gli azzurri si presentano al gran completo. Ci sono, tra gli altri, l’ex coordinatore provinciale Alessandro Sorte, il senatore Enrico Piccinelli, il consigliere Stefano Benigni.

A livello locale non è tutto rose e fiori. E l’anno prossimo si vota in molti Comuni, anche importanti…
«C’è qualche problema a Treviglio. Spero si risolva».

Cosa ne pensa del «baratto» proposto da Roberto Calderoli, ovvero il ritiro degli emendamenti in cambio della grazia per Antonio Monella?
«Calderoli vuole fare il trinariciuto, ma in realtà è un profondo conoscitore del regolamento del Senato. Si è divertito a mettere in grande difficoltà il governo presentando una marea di emendamenti: la sua è stata una provocazione, ma molto sottile. Poi sulla possibilità di grazia per chi ha agito per legittima difesa, quella è una battaglia leghista».

Non la condivide?
«Condivido il tema della sicurezza. Quello che sta succedendo a Milano sulla vicenda profughi è inaccettabile».

Tornando ai temi locali, qual è lo stato di salute di Forza Italia a Bergamo?
«Assolutamente buono. È chiaro che si è sentita la perdita della città, ma per il resto siamo ben radicati a tutti i livelli. Penso ai nostri parlamentari Enrico Piccinelli e Gregorio Fontana, e anche all’assessore regionale Alessandro Sorte».

Ogni giorno, però, si sentono voci di possibili addii al partito.
«Sono tutte cavolate, maldicenze senza un briciolo di fondamento. Piccinelli è tra i fondatori del partito, mentre Fontana gode di una stima sempre crescente da parte di Silvio Berlusconi, che gli sta affidando incarichi sempre più importanti. Per quanto riguarda Sorte, poi, al Pirellone sta lavorando splendidamente».

Chi sarà il nuovo coordinatore provinciale? Oggi i numeri li avrebbe solo Paolo Franco, se si esclude un ritorno di Sorte.
«Non mi sbilancio. Su questo tema è giusto lasciare piena autonomia agli elettori, che decideranno in autunno durante il congresso».

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