Il ministro Di Maio convoca alla Farnesina un tavolo per rilanciare il ‘marchio Italia’ nel mondo. Meglio tardi che mai, verrebbe da dire. Siamo un’eccellenza globale, il Made in Italy è invidiato ovunque, l’export è un nostro fiore all’occhiello e un settore trainante per l’economia. Ma le nostre aziende stanno già pagando un prezzo salatissimo a causa dell’emergenza Coronavirus.
Nel 2009, dopo il tragico terremoto in Abruzzo, Berlusconi portò a L’Aquila i grandi della Terra. Un’operazione comunicativa senza precedenti e da quel G8 partì la ricostruzione.
Adesso, dopo la confusione comunicativa del governo in merito alla gestione di questa crisi, occorre subito un piano d’immagine straordinario per riabilitare il nostro Paese a livello internazionale.
Una risposta
Per uscire dall’emergenza bisogna :
1) Istiuire un anno TAX-FREE. Un anno senza tasse almeno fino a fine 2020.
2) Spendere per la sanità :assumere personale e acquistare la strumentazione necessaria.
3) Spendere per le aziende. Se non possiamo più importare cibo o mascherine o altro dall’estero allora meglio produrle noi quello che ci serve senza prestare attenzione ai parametri UE che ci impediscono di produrre latte, arance, di pescare ecc…
4) Andare a votare con una legge elettorale che permette di avere un governo stabile.
5) Eliminare tutte le tasse e introdurre una tassa unica al 10% sui consumi.
6) Eliminare la moneta cartacea per ridurre il rischio di contagio e per eliminare il lavoro in nero e l’evasione fiscale.
7) Processi brevi della durata di 1 anno e riduzione dei gradi di giudizio da 3 a 2.
8) Eliminare gli sprechi e spendere per le opere necessarie : strade, ponti, carceri, scuole, ospedali ecc….
La UE non sarà d’accordo, meglio cosi.
La UE deve adeguarsi a ciò che facciamo e non viceversa.
Di conseguenza la UE potrebbe farci uscire dalla UE.
Se ciò dovesse accadere ne trarremo solo beneficio come sta accadendo per la UK.