In Centro Eedis la "memoria storica" dei disastri

Una vera e propria “memoria storica” dei disastri naturali: è quanto intende essere il Centro euro-mediterraneo di documentazione per la conoscenza e la memoria degli eventi estremi e dei disastri (Eedis), nato a Spoleto per iniziativa della storica dei terremoti e dell’ambiente, Emanuela Guidoboni.

“Uno dei problemi della società attuale è la perdita di memoria delle catastrofi“, rileva Gianluca Valensise, simologo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) e membro del Consiglio scientifico del centro Eedis. Gli esperti del Centro mettono infatti l’archivio dell’Eedis a disposizione degli studiosi come degli amministratori locali. L’obiettivo, spiegano, è fare in modo che la storia di terremoti, alluvioni ed eruzioni vulcaniche del passato possa trasformarsi in uno strumento utile a mettere a punto strategie di prevenzione efficaci per evitare che disastri analoghi possano ripetersi in futuro.

Non a caso il centro ha scelto come logo un nodo, simbolo della memoria. Incontri pubblici, seminari e mostre sono gli strumenti con i quali gli esperti del centro Eedis si propongono di tenere vivo l’insegnamento dei disastri del passato. Fra le iniziative c’e’ anche un programma editoriale dal titolo ”Una Storia fuori dai manuali”.

Fonte: Ansa

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