Gelmini, PdL: parole Fassina denotano nervosismo inaccettabile

Roma, 23 mar. – Secondo Fassina, il PdL vivrebbe al di fuori della realtà. Un giudizio condito di riferimenti in libertà, che denuncia un nervosismo inaccettabile, il tentativo di spostare con una volgare provocazione il problema dall’angolo in cui buona parte del Pd si è cacciato, mettendo in minoranza per troppi anni la cultura riformista.

Non è dando sfogo agli umori della piazza che si risolve il problema di una cultura europea della legislazione del lavoro. E bisogna stare attenti a non alzare irresponsabilmente i toni perché l’Italia ha già conosciuto le terribili conseguenze delle parole usate come armi. Preoccupa poi la considerazione che se questo è l’atteggiamento del giorno dopo, e i tempi di approvazione della legge sono quelli tradizionali di un disegno di legge, sarà difficile condurre con serenità il previsto dibattito parlamentare. Un dibattito che deve portare a compimento l’eccellente lavoro di un governo che ha dedicato molti e molti giorni ad ascoltare e che – come in ogni democrazia liberale – ha preso la responsabilità di decidere.

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