Roma, 23 ott. 2013: “Mi ha molto colpito la logica con cui il Presidente Grasso argomenta, di fatto, in favore del voto palese nella vicenda della decadenza di Silvio Berlusconi. Tralascio le giuste osservazioni dei colleghi su regolamento e terzietà del Presidente. Aggiungo che – come anche i nostri Padri Costituenti seppero fare , nel disegnare i confini del mandato parlamentare e la sua libertà rispetto all’ appartenenza di partito
– è proprio il voto segreto a garantire il singolo senatore dal condizionamento e dalla violenza di chi vorrebbe imporre, contro la libera decisione, un orientamento preconcetto. E considero assai grave che la seconda carica dello Stato sacrifichi questo principio cardine della democrazia liberale alla tentazione di piacere soprattutto alla vocazione demagogica e totalitaria che ammorba in questa fase il clima politico” (Agenparl).