Roma, 11 gen. 2014: “La ‘normale anomalia’ della giustizia italiana conosce ogni giorno nuovi traguardi. La sentenza del Tribunale amministrativo del Piemonte ha cesellato una sentenza di nullità per l’ elezione del Consiglio regionale ‘appena’ quattro anni dopo le votazioni e a un anno dalla prossima tornata elettorale. La giustizia, si è soliti ripetere con con una punta di ipocrisia, non ha tempi né obiettivi se non quello di ristabilire la legalità violata. Fingiamo che sia davvero così, sarà anche da chiedersi, però, che giustizia è mai quella che lascia per quattro anni nell’ incertezza della legittimazione democratica un’ intera Regione. Che ne è ora degli atti amministrativi e legislativi della giunta? Premesso che a Roberto Cota va la mia incondizionata solidarietà personale e politica, mi chiedo come si chiederà ogni piemontese ragionevole: è o non è un condizionamento politico una sentenza amministrativa quando viene assunta come starter della campagna elettorale? Pensiamo: con i loro atti, i magistrati del TAR dicono ai cittadini piemontesi che una parte politica ha bluffato e l’ altra è vittima del bluff, e ora tornare alle urne. Qualcuno ha ancora dubbi sulla natura politica della giustizia?” (TMNews).