Roma, 13 nov. 2014: ”Che la delega approvata dal Senato fosse una delega in bianco, frutto di una trattativa al ribasso tutta interna al partito del premier Renzi era chiaro a tutti. Ci stupisce che il Pd se ne accorga solo ora e ci sorprende ancora di piu’ che il testo subisca nuovi emendamenti finalizzati a ritardare il varo di quelle riforme che giusto ieri Mario Draghi ha nuovamente sollecitato. Inserire la reintegra per i licenziamenti disciplinari significa sostanzialmente mantenere l’articolo 18, nonostante le rassicurazioni del premier e le sue ripetute promesse a fare della sua eliminazione la cartina di tornasole del tasso di riformismo del governo”.
”Noi siamo sempre stati per il superamento integrale ed incondizionato dell’articolo 18. Ci battiamo perché nessuna forma contrattuale sia eliminata per salvaguardare la libertà delle imprese di scegliere quale tipologia di assunzione praticare. Siamo anche contrari alla costituzione dell’agenzia nazionale per i servizi all’impiego che rappresenta solo la costituzione di un nuovo carrozzone pubblico, espressione dello statalismo da cui questo governo è affetto. Anziche’ cambiare ancora il testo della delega, l’esecutivo mantenga le promesse e si impegni a trovare piu’ risorse per gli ammortizzatori sociali, dato che la legge di stabilità per il 2015 ne prevede meno di quanti ne fossero disponibili nel 2013. Il tempo degli annunci è ampiamente scaduto” (AdnKronos).