Daniela Bani è stata uccisa nel 2014 con 37 coltellate dal marito Mootaz Chaanbi. Prima che il delitto venisse scoperto, l’assassino – con lucidissima freddezza – ha portato i figli da un conoscente, ha ritirato denaro dalla banca e ha preso un aereo per tornare in Tunisia, ove vive tuttora.
Con la collega Giusy Versace, abbiamo presentato un’interrogazione rivolta ai Ministri della Giustizia, Alfonso Bonafede, e degli Affari Esteri, Luigi Di Maio per sapere:
- a che punto sia l’iter procedurale per l’estradizione di Chaanbi e, nel caso, quali ragguagli e chiarimenti intendano fornire in merito ai tempi previsti per il rientro del condannato in Italia per l’esecuzione della pena;
- se il Governo, alla luce di questi fatti, e in particolare della forte attenzione da parte dell’opinione pubblica sulla vicenda, abbia assunto le necessarie iniziative di competenza per favorire una fattiva e concreta collaborazione tra le autorità nazionali e quelle tunisine, anche alla luce dell’adesione di entrambi i Paesi all’Interpol, e per tutelare i parenti di Daniela Bani dal rischio di ritorsioni di Chaanbi.
Daniela merita giustizia!