Gelmini, Pdl: Berlusconi. Colle si misuri ancora con situazione

Roma, 19 ago. 2013: ”La vicenda su cui la giunta per le elezioni del Senato è chiamata a pronunciarsi non è cosa di poco conto, in quanto interseca più questioni e più piani; e dunque anche per questo avrebbe bisogno di piu’ serenità, più tempo come ci ricordano oggi Cicchitto e Bruno, meno riflettori puntati addosso e meno pressioni politico-mediatiche”. Così Mariastella Gelmini, chiedendo a Giorgio Napolitrano di misurarsi ulteriormente con questa ” grave situazione’.
” Innanzitutto, vi è il problema della incostituzionalità della legge Severino, poi quello della sua retroattività. E, in ogni caso, vi è una questione irrisolta nei rapporti tra poteri dello Stato. Da Capotosti, a Zanon, ad Onida: molti tra giuristi, membri del Csm e costituzionalisti si sono espressi: le questioni sollevate sono cosi delicate da meritare una profonda riflessione ed una analisi compiuta. Sarebbe un grave errore liquidare frettolosamente una vicenda cosi complessa. Meglio sarebbe se la Giunta potesse lavorare senza assilli concedendosi i tempi giusti per decidere, cosi da uscire con una soluzione giuridicamente ineccepibile e politicamente di buonsenso. Usare la Giunta come un’ arma impropria, come una clava o un piccone, con cui eliminare l’ avversario politico non giova agli interessi del Paese e nuoce alla stabilità. In gioco non c’ è il destino di un singolo individuo, che pure sarebbe importante, ma ci sono questioni dirimenti come la libertà e la democrazia, da cui un Paese come l’ Italia non puo’ prescindere. L’ agibilità politica di Silvio Berlusconi e la rappresentanza di oltre 9 milioni di italiani vanno salvaguardati senza se e senza ma, a maggior ragione in un contesto nel quale ne va anche della stabilità del governo Letta. Il muro contro muro, l’ utilizzare in modo partitico la Giunta non serve a nessuno. Non serve nemmeno a risolvere i guai e le fibrillazioni interne al Pd. Proprio per questo gli estremisti del Partito Democratico sono doppiamente miopi: pensano di chiudere vent’ anni di berlusconismo, invece, continuando di questo passo, chiudono solamente all’ Italia la porta delle riforme e della modernità. E concludo con un appello. Quasi tutti i parlamentari del Pdl hanno votato convintamente per Napolitano e non ne sono pentiti: certo, oggi occorre che il presidente Napolitano si misuri ulteriormente con la gravità della situazione evitando che prevalgano gli estremismi di entrambi gli schieramenti”.

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