Condivido la proposta, prevista nella legge di bilancio, di sostenere le scuole paritarie. Una proposta ragionevole, di buonsenso. Le opposizioni gridano allo scandalo, ma la verità è che sono del tutto scollegate dalla realtà ed esprimono una visione puramente ideologica che nulla ha a che fare con quanto prevede la nostra Costituzione.
La scuola pubblica italiana sta vivendo un momento particolarmente difficile. Questo vale per le scuole statali e anche per quelle paritarie, che in alcune realtà rappresentano l’unica possibilità educativa presente sul territorio. Al di là di quello che erroneamente afferma la sinistra, la scuola pubblica grazie alla legge Berlinguer è composta da scuole statali e da scuole paritarie, che svolgono a tutti gli effetti un servizio pubblico. Si stima, inoltre, che uno studente iscritto a una statale costi in media 7mila euro, uno iscritto alle paritarie appena 500 euro. La differenza spesso è a carico delle famiglie: aiutarle, quindi, ad affrontare le rette scolastiche e tutte le altre spese relative all’educazione dei figli è un atto doveroso, non uno scandalo.
Quella per le paritarie è innanzitutto una battaglia di libertà per garantire la libertà di scelta educativa delle famiglie in un contesto di pluralismo scolastico, proprio come previsto dalla Costituzione.