Internet e i social spiegati ai ragazzi

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Sono trascorsi ormai 30 anni dalla nascita di internet, la più grande rivoluzione tecnologica che la storia ricordi. Dopo lo sviluppo e la diffusione che la rete ha avuto, soprattutto nell’ultimo decennio, è dunque tempo di bilanci e il quadro che emerge apre spiragli per diverse considerazioni. Addirittura il 37% degli italiani ritiene che non saprebbe rinunciare al web, sebbene non manca di sottacere i rischi che incombono su internet che è però visto comunque come uno strumento dalle infinite potenzialità, quindi in grado di aprire a una moltitudine di future possibilità. Circa un terzo degli intervistati parte dal presupposto secondo cui Internet ha permesso di diffondere e acquisire nuove competenze, mentre addirittura il 59% degli italiani vede nella rete un mezzo in grado di migliorare l’accesso all’educazione nei prossimi 30 anni.

Un’idea abbracciata concretamente dal quasi ventiquattrenne Davide Dal Maso, giovane professore di “Social media e promozione online”, che insegna la materia sperimentale presso un istituto scolastico veneto. L’obiettivo di Davide è quello di rivoluzionare il mondo dell’istruzione italiana educando sulle potenzialità e i rischi della rete. Con questo obiettivo l’anno scorso ha fondato una no-profit, Social Warning, il Movimento Etico Digitale, che conta un centinaio di professionisti del settore impegnati anche a insegnare potenzialità e criticità della rete.

L’obiettivo sul lungo periodo è fare in modo che il sistema formativo italiano adotti l’educazione civica digitale come materia scolastica, in un’epoca in cui l’istruzione al digitale, viste le propensioni dei più giovani e la capillarità di internet, appare fondamentale. Un’ottima idea che si inserisce pienamente nella scia della mia proposta di legge con la quale si vuole, oltre che riportare la Costituzione tra i banchi scuola, avviare l’insegnamento della cittadinanza attiva e digitale.

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