Partito in commissione Cultura alla Camera l’esame della proposta di legge a mia prima firma per introdurre nelle scuole primarie e secondarie l’insegnamento dell’educazione alla cittadinanza attiva. La scuola affianca le famiglie nel periodo più delicato per i giovani studenti e deve pertanto essere al passo con i tempi su tutti quei temi e quelle dinamiche sociali che impattano sulla formazione dei ragazzi.
Oltre ad introdurre l’insegnamento della Costituzione per promuovere comportamenti responsabili e ispirati a legalità, partecipazione e solidarietà, la proposta di legge mira anche ad educare ad un uso responsabile di internet e di tutti gli strumenti digitali con cui i giovani si interfacciano regolarmente. Per questo motivo si è previsto, da un lato, il divieto all’utilizzo dei cellulari in classe e, dall’altro, si mira a sensibilizzare e responsabilizzare gli alunni su tematiche sempre più diffuse come bullismo e cyberbullismo. Il tutto puntando anche sul ruolo fondamentale dell’alternanza scuola-lavoro che dovrà vedere gli studenti impegnati in attività extrascolastiche presso istituzioni e uffici che avranno a loro volta il delicato compito di indirizzarli sul campo alla cittadinanza attiva.
La scuola forma i giovani e li prepara ad affrontare la società, dove contribuisce a introdurli. E’ necessario fornire a tutti gli istituti gli strumenti necessari ad assolvere al meglio a questa funzione. Per questo sono certa che sul provvedimento, un testo di buon senso e al passo con i tempi, ci sarà ampia convergenza da parte di tutte le forze politiche, sperando che l’iter di approvazione sia quanto più rapido possibile.