Dal dibattito sulle grandi opere a cui stiamo assistendo in queste ore, appare chiaro che il conto delle mancate promesse grilline in Puglia rischiano di pagarlo le regioni del Nord produttivo.
Ma il governo pensa davvero di decidere il futuro di infrastrutture strategiche per il Paese come TAP e TAV facendo il giochino del “chi butti giù dalla torre”?
Fermare la Tav sarebbe una ferita all’Italia che vuole crescere e un insulto al NORD che, con la sua economia, trascina il Paese.