Soltanto tre mesi fa, il ministro Di Maio nominava l’imprenditore Sergio Bramini – fallito per colpa dello Stato – suo consulente, con l’intento di modificare l’art. 560 della Legge Renzi ed evitare in futuro lo sfratto forzato di altre famiglie come la sua.
Dopo meno di cento giorni di legislatura, Bramini si ritrova da solo e nulla è stato fatto per aiutare i tanti imprenditori creditori della PA.
Ecco l’intervista rilasciata a “Panorama”, in cui l’imprenditore lombardo racconta come le sue aspettative siano state deluse.
A voi le conclusioni!