Referendum sull’euro? Cinque Stelle ancora una volta irresponsabili

L’Italia, dopo il 4 marzo, è in una situazione di stallo politico causato dall’irresponsabilità del M5S, che ha bloccato il Paese con i veti e con il gioco dei ‘due forni’.
Ancora non si vede all’orizzonte la formazione del futuro governo e i nostri partner europei cominciano ad interrogarsi sui prossimi mesi e sulle scadenze che dobbiamo rispettare.
In questo scenario Grillo, per celare i fallimenti di Di Maio, lancia oggi la sua arma di distrazione di massa: un referendum sull’euro. Proposta assurda e fuori luogo. Un’ipotesi negata, tra l’altro, più volte dai grillini durante la recente campagna elettorale.

Il leader dei 5 Stelle non spiega certo a cosa potrebbe portare un’uscita dall’euro: un innalzamento dei costi delle materie prime e dell’energia che importiamo dall’estero; un’inflazione a due cifre, con tassi di interesse che impatterebbero, ad esempio, sui mutui per le famiglie e le imprese; una pericolosa speculazione finanziaria, con possibili ripercussioni sull’ormai famoso spread, e un costo del debito pubblico ancora più elevato.

Perché Grillo non racconta queste verità agli italiani? Perché scappa dalle sue responsabilità?
Parlare di uscita dell’Italia dall’euro è solo argomentare un periodo ipotetico dell’irrealtà. È solo prendere in giro i cittadini: cosa che i 5 stelle fanno ormai sistematicamente da tempo.

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