Mariastella Gelmini, deputato PdL, in seguito alle polemiche in merito alla scelta dell’INGV di affidare a Massimo Ghilardi la direzione generale dell’ente, afferma: «Mi sono stancata di ricevere lezioni interessate, insulti pilotati e gratuiti da chi vuole dipingere una realtà che non esiste. A chi mi critica, ricordo che per la prima volta, per una mia precisa volontà, tutti i presidenti degli enti di ricerca sono stati scelti dopo una selezione affidata non alla politica, ma a nuclei di valutazione indipendenti».
Roma, 16 giu. – «La regola vuole che un politico non risponda agli insulti, ma mi sono stancata di ricevere lezioni interessate, insulti pilotati e gratuiti da chi vuole dipingere una realtà che non esiste. Massimo Ghilardi, laureato in scienze politiche (e in scienze motorie), esperienza manageriale presso diversi istituti di credito, tre anni al MIUR come direttore di seconda fascia. Perché l’ho voluto al ministero? Perché giacevano nel settore ricerca moltissime pratiche relative a progetti europei inevase. Si rischiava di restituire all’Europa molti denari a causa dei ritardi e anche in quel caso la responsabilità sarebbe stata mia.». È quanto sostiene l’on. Mariastella Gelmini, PdL, che interviene nella polemica scatenatasi in seguito alla nomina di Massimo Ghilardi quale direttore generale dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.
«Ho voluto una persona di fiducia – continua l’on. Gelmini – che mi garantisse la velocizzazione delle pratiche, ed il curriculum di Ghilardi è stato ritenuto idoneo, non solo da chi ha responsabilità di firma al Miur, ma anche dalla Corte dei Conti, a significare che tanto “scarso” non poteva essere. Al MIUR Ghilardi (per inciso: non è mai stato tesoriere di Liberamente e chi lo ha scritto incautamente ne risponderà alla giustizia civile) ha lavorato sodo, ribadisco, il suo curriculum è simile a quello di molti altri dirigenti, ma la capacità di lavorare ha fatto la differenza.
Ghilardi ha velocizzato i processi, evitato che i soldi tornassero a Bruxelles ed evidentemente se, dopo la caduta del governo Berlusconi, un presidente di un ente di ricerca, peraltro nominato non da me, ma dal ministro Profumo, lo ha scelto come direttore generale, significa che il mio giudizio positivo è fondato».
«A chi mi critica per le scelte fatte al MIUR – conclude l’ex Ministro della Pubblica Istruzione – ricordo che per la prima volta, per una mia precisa volontà, tutti i presidenti degli enti di ricerca sono stati scelti dopo una selezione affidata non alla politica, ma a nuclei di valutazione indipendenti. Fatti non chiacchiere».
Mariastella Gelmini, è deputato del PdL. Inizia la propria carriera politica nel 1998, quando è prima tra gli eletti al Comune di Desenzano del Garda, per Forza Italia. Dal 2002 diviene Assessore al Territorio della Provincia di Brescia e dal 2004 all’Agricoltura. Nel 2005 è consigliere regionale della Lombardia e coordinatrice regionale di Forza Italia. Deputato nel 2006 e nel 2008 (Lombardia II), è stata Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca nel Governo Berlusconi IV (8 maggio 2008-16 novembre 2011).
Nell’attuale legislatura, è componente della X Commissione (Attività produttive, Commercio e Turismo) della Camera dei Deputati.
Fonte: www.mariastellagelmini.it